Posizione PMI sulla recente iniziativa di Deezer e Universal Music Group di definire un mercato dello streaming musicale attraverso un modello "incentrato sull'artista"
PMI sostiene pienamente gli sforzi volti a contrastare le pratiche fraudolente nell'ambito dello streaming musicale, come l'uso di bot e tracce whitenoise, che minano l'ecosistema della musica online, drenando risorse importanti agli artisti che fanno della musica la loro principale attività economica. Questi comportamenti danneggiano anche i fan, disorientando le loro scelte ed inquinando il panorama musicale anche con registrazioni di scarsissimo valore sia tecnico che di contenuto. Quindi, per PMI, qualsiasi iniziativa volta a ridurre tali pratiche è ben accolta.
La riduzione delle frodi potrebbe, infatti, generare un aumento delle entrate complessive da ripartire a favore di tutti gli artisti che della musica fanno il loro mestiere, conservando e preservando differenze culturali e linguaggi a beneficio dell'intera comunità musicale.
Non si tratta di favorire una categoria di creatori a discapito di altre, ma di aiutare concretamente l’intera, vera, comunità di artisti che registrano e pubblicano musica attraverso le varie etichette discografiche.
È pertanto fondamentale che la riforma sia equa e inclusiva, preservando il ruolo cruciale del settore indipendente, che, ricordiamo, rappresenta una parte significativa della comunità musicale, contribuendo all'80% delle nuove uscite e spesso guidando innovazioni artistiche e cambiamenti nel panorama musicale.
Inoltre, dobbiamo dare spazio agli artisti emergenti, coloro che si rivolgono intenzionalmente a un pubblico di nicchia, agli artisti provenienti da territori più piccoli e a coloro che sono appena agli inizi del loro percorso creativo.
Da più di due anni IMPALA lavora per rendere lo streaming più equo e, con questo obiettivo, ha pubblicato un piano in dieci punti che si basa su tre temi chiave: assicurarsi che non vi sia alcuna diluizione dei ricavi, cambiare la modalità di condivisione delle entrate e promuovere la diversità, la trasparenza e l’azione per il clima.
La riforma del mondo dello streaming non deve limitarsi a dirottare ulteriori royalty verso gli artisti più noti o consolidati, ma - piuttosto - deve sostenere un ambiente in cui ogni artista, grande o piccolo, possa prosperare.
PMI è pronta a collaborare con tutte le parti interessate, inclusi Deezer, UMG e altri attori del settore, per assicurarsi che qualsiasi riforma sia equa, inclusiva e porti benefici tangibili a tutti i creatori e gli ascoltatori di musica. In questo modo, potremo coltivare un ecosistema musicale più sostenibile, remunerativo e gratificante per tutti, senza artisti di serie A e artisti di serie B.